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 Certificazione dei bulbi di zafferano
E' possibile richiederci la certificazione (vedi epigenetica) di provenienza Centro Italia (Crocus Sativus L. cultivar degli Appennini, selezione Montefeltro). per i bulbi di zafferano acquistati dalla nostra azienda.
Emettiamo un documento con numerazione univoca intestato all'acquirente privato o azienda.
Il documento è ottenibile gratuitamente per i grandi impianti (minimo 10.000 crochi di zafferano), altrimenti è richiesto un piccolo contributo spese.
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certificazione
bulbi di zafferano |
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Descrizione completa: Certificazione dei bulbi di zafferano
Da anni collaboriamo con un progetto europeo per salvaguardare i crochi dall'erosione genetica (Progetto CrocusBank),
che sta studiando anche il Crocus Sativus L. (zafferano). Ci trovi elencati fra le "Collaborating Institutions".
Posto che la specie destinata alla produzione della spezia è il Crocus Sativus,
al suo interno sono in riconoscimento diverse identificazioni varietali.
All'interno della specie Crocus Sativus, infatti si distinguono varie cultivar,
l'obiettivo è registrare l'identificazione varietale Crocus Sativus cv.
degli Appennini.
Il nostro interesse primario: arrivare al riconoscimento ufficiale della provenienza dello zafferano prodotto ossia ottenere una Certificazione di Prodotto. Da ricordare che già da tempo i colleghi abruzzesi si sono mossi con intelligenza registrando all'Albo Nazionale dei Sementi il Crocus sativus L. cv. Piano di Navelli.
Recenti studi riconoscono infatti la differenziazione epigenetica dei bulbi (più correttamente crochi) di zafferano avvenuta nei secoli e la relativa differenza dello zafferano prodotto, confidiamo nell'arrivo di una certificazione di provenienza. Abbiamo depositato anche i nostri crochi presso la Crocus Bank.
E' stato dimostrato che i ceppi antichi di bulbi di zafferano europei si trovano in Italia, Spagna e Grecia, alcune vecchie linee genetiche ad esempio quelle tedesce e francesi sono purtroppo estinte (per approfondimenti Progetto CrocusBank).
Purtroppo molti coltivatori improvvisati partono con materiale estero allettati dai prezzi economici: coltivare un croco in Italia, non lo rende infatti italiano. La pianta dello zafferano è sterile, non è possibile
incrociarla per variarne le caratteristiche, quindi è bene decidere con cosa
avviare un impianto.
Riassumendo, cosa miriamo ad ottenere attraverso la certificazione:
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Autenticare la varietà di zafferano. |
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Tutelare anche il consumatore, che dovrebbe comunque essere già allarmato dai prezzi troppo bassi. |
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Tracciare le produzioni di zafferano anche all'estero. |
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Valorizzare i nostri marchi italiani. |
In attesa di una certificazione ufficiale, a quanti lo richiedono, possiamo fornire un documento che attesta la provenienza
dei crochi (linea epigenetica degli Appennini). Il documento viene emesso a richiesta al momento dell'acquisto in formato elettronico, intestato all'acquirente (privato o azienda), ed è dotato di una numerazione univoca. Il
certificato è gratuito per i grandi impianti (> 5.000 crochi), per i piccoli
acquirenti è richiesto un contributo per la gestione del database. Per
effettuare un controllo è sufficiente contattarci
comunicando il numero di certificato.
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